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CD "FRANZ JOSEPH HAYDN: CONCERTOS" con Silvia Chiesa, Maurizio Baglini, Guido Rimonda, Camerata Ducale / F. J. Haydn (Decca) 

 

“Proposta nata nel segno di un vitalismo e di una freschezza assicurata [...] dal carattere impresso dai tre solisti, l’approccio piccante di Maurizio Baglini [...]”. Gian Paolo Minardi, Classic Voice, Ottobre 2017

 

“Bella registrazione, realizzata con notevole accuratezza [...] (Baglini) interpreta con aggraziata e solare bellezza ogni anfratto della partitura”. Carlo Bellora, Musica, Settembre 2017

 

Il pianista Maurizio Baglini, in questa esecuzione live [...] ne è magnifico interprete, unendo alla verve richiesta nel primo e termo movimento, la padronanza di un ben calibrato fraseggio indispensabile per renderci la meravigliosa cantabilità del secondo.” Riccardo Lenzi, L’Espresso, 23 Luglio 2017

 

“Lettura coerente e scorrevole, prestantemente "atletica" della partitura.” Alfredo Di Pietro, Non Solo Audiofili, 21 Giugno 2017  

 

“Perizia dei solisti e principesca presenza dei loro strumenti.” Giovanni Gavazzeni, Venerdì di Repubblica, 16 Giugno 2017  

 

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CD "AZIO CORGHI: TRA LA CARNE E I CIELO. FILIGRANE BACHIANE. D'APRES CINQ CHANSONS D'ELITE" con Silvia Chiesa, Valentina Coladonato, Omero Antonutti, Orchestra Filarmonica di Torino diretta da Tito Ceccherini / Azio Coghi (Decca) 

 

“Atto d'amore [...] degli interpreti per questo pezzo così intenso.” Gregorio MoppiRepubblica, 22 Settembre 2016 

 

“Baglini è interprete vivido. [...] passione e ricercata determinazione.”  Suonare News, Settembre 2016 

 

“La realizzazione esecutiva è affidata a ottimi interpreti.” Cesare Fertonani, Amadeus, Settembre 2016 

 

“Virtuoso committente.” Giovanni Gavazzeni, Venerdì di Repubblica, 12 Agosto 2016 

 

“[Maurizio Baglini e Silvia Chiesa] esaltano la sontuosa scrittura.” Elide Bergamaschi, Il Cittadino di Lodi, 20 Luglio 2016 

 

“Raffinato, suggestivo, profondo.” Carla Moreni, Il Sole 24 Ore, 03 Luglio 2016 

 

“Maurizio Baglini e Silvia Chiesa adattano camaleontescamente la loro tecnica esecutiva alla temperie contemporanea di questi brani." Alfredo Di Pietro, Non solo audiofili, 15 Giugno 2016 

 

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CD "RACHMANINOV: COMPLETE CELLO AND PIANO WORKS"  in duo con Silvia Chiesa / Rachmaninov (Decca) 

 

"Il timbro scuro e ambrato e l’eloquenza espressiva del violoncello si attagliano assai bene alla musica di Rachmaninov, della quale Silvia Chiesa e Maurizio Baglini rendono in modo del tutto persuasivo lo spirito e specialmente l’introversa malinconia così come gli umori sardonici e inquietanti, gli arabeschi dalle conturbanti seduzioni orientaleggianti e , più in generale, la finezza delle melodie cantabili e delle strutture armoniche che le sorreggono". Cesare Fertonani, Amadeus, Novembre 2016 

 

"Colori, che la perfetta intesa dei due artisti rende in una inconsueta gamma, con singolare capacità espressiva e totale comunione d’intendi. Mai un sovrapporsi prepotente di voci ma un continuo dialogare ed un intrecciarsi sinuoso di linee". Luisa Sclocchis, Corriere Musicale, 29 Ottobre 2016 

 

“E’ questa una registrazione preziosa, che testimonia la grandezza artistica del maestro russo e degli interpreti. [...] Di Baglini si apprezza la notevole sensibilità. E’ un pianista dalle elevate doti espressive e tecniche. Comunica con uno spleen unico; è creatore di atmosfere e di colori.” Alberto Cima, Il Settimanale, 22 Ottobre 2016  

 

“Nelle loro interpretazioni il sentimento sembra sgorgare senza artifici, un fiume che ora scorre sotterraneo, ora tutto travolge con una lancinante intensità.” Luca Segalla, Archi Magazine, Settembre 2016  

 

“ Un lirismo parlante, intimamente indagatore, [...] duttilissimo. [...] Una lezione di camerismo di vibrante intensità, perfetta a restituire il multiforme genio creativo di un autore ancora frainteso.” Elide Bergamaschi, Il Cittadino, 01 Giugno 2016

 

“L'integrale per violoncello e piano [...] inanella [...] perle traboccanti di lirismo ma prive dell'esibizionismo che il Rachmaninov più frequentato di solito ostenta per impressionare l'ascoltatore. Qui invece, virtuoso disarmato, parla a se stesso." Gregorio Moppi, La Repubblica23 Giugno 2016 

 

“Due solisti d'eccezione” Luigi Fertonani, Brescia Oggi, 10 Maggio 2016

 

“…l’esecuzione dei nostri interpreti esce con tutta la pienezza liricamente tormentata, nel modo in cui il pianoforte di Baglini, duttile e umoroso, si avvolge in un dialogo intenso all’eloquio più discreto, sensibilmente ombreggiato di Silvia Chiesa” Gian Paolo Minardi, Classic Voice, Giugno 2016

 

"L'ascolto di questo disco dipinge un'immagine immediata ed incisiva del violoncello e pianoforte, a documentare un'intesa artistica che non si limita ad una lettura puntuale della nota scritta. [...]  Il pianoforte è ampio ed avvolgente. una ripresa ravvicnata come si conviene nella quale non manca il respiro acustico naturale ed un senso di profondità della scena virtuale". Marco Cicogna , Audio Review, Maggio  2016

 

 " Un duo d'interpreti che definire affiatato sarebbe riduttivo [...]. La classe non è acqua, evidentemente... [...] Dieci e lode anche alla registrazione, di grande presenza pone in massimo risalto la magnifica acustica dell'Auditorium e l'amalgama dei due strumenti, la loro dovizia armonica con un violoncello amabilmente rugoso e un pianoforte cristallino". Alfredo Di Pietro, Non solo audiofili, Maggio 2016

 

"L'effetto al servizio dell'emozione [...] ci arrivano messaggi di alto gradimento per questo ascolto". Valentina Lo Surdo, Rai Radio 3 "Primo Movimento", 28 Aprile 2016

 

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CD "SCHUMANN. PIANO SONATAS 1&2, PRESTO PASSIONATO E TOCCATA" / Schumann (Decca)

 

 

“Rischia di diventare un'edizione di riferimento. [...] Il mondo schumanniano è un mondo multiforme e visionario. Baglini possiede la chiave per entrarci e farcelo conoscere. Con lucide, sensibili sfumature di tocco” Dino VillaticoRepubblica, 16 Aprile 2017

 

“Baglini, brillante come sempre [...]” Giuseppina La FaceIl Piacere della Lettura, 11 Febbraio 2017

 

“L’immensità del gesto voluto da Schumann nella seconda Sonata che apre il cd é incarnata da un mordente dalla portata incredibile!” Jean-Charles HoffeleArtalinna.com, 22 Dicembre 2016

 

“Virtuosismo, liricità e controllo stanno in perfetto equilibrio” Famiglia Cristiana, 14 Agosto 2016

 

“Tutto lascia presagire che questa potrà essere l’integrale più significativa del XXI secolo delle opere pianistiche di Schumann.” Alberto CimaIl Settimanale, 16 Luglio 2016

 

“Una autentica palestra di virtuosismo e di pensiero musicale, intessuto di allusione ed enigmatici riferimenti, che Baglini domina con elegante disinvoltura e acutezza analitica.” Il Piccolo, 29 Aprile 2016

 

“Un danzare immaginifico e tempestoso che lo porta (Baglini, ndr) a smerigliare, superba, La Toccata op.7, accanto al prisma ipnotico delle prime due Sonate” Elide Bergamaschi, Il Cittadino di Lodi, 16 Marzo 2016

 

“Se quel Mussorgsky (Pictures at an exhibition and all other piano works, Decca, ndr) vi ha fatto venire la pelle d'oca, questo Schumann è fatto della stessa pasta. L'originalità del linguaggio di Schumann è dipinto a tutto tondo.” Marco Cicogna, Audio Review, Marzo 2016

 

"(Baglini) apre varchi di lirismo che fanno venire voglia di ascoltare come andrà a finire e molto svelano della sua personalità di interprete. Bravo." Nicoletta Sguben, Amadeus, Marzo 2016 (Artistico ☆☆☆☆; Tecnico ☆☆☆)

 

"Una volta trovata la chiave giusta, il mondo schumanniano finisce per creare dipendenza: soprattutto se a suonare è un pianista con la fantasia e la personalità di Maurizio Baglini. 11 pianista pisano riesce a prescindere da ogni tradizione per cogliere l'imperitura dirompenza delle Sonate". Milano Finanza, 27 febbraio 2016

 

"Reincarnazione degli ideali romantici, (Maurizio Baglini) non poteva che essere maraviglioso indagatore dell'ermetico universo schumanniano. In questo disco le due Sonate escono smerigliate, sgranate, maestose. Ribelli e poetiche, di suono sofisticato: una grande finestra per capire Schumann". Carla Moreni, Domenicale del Sole 24 Ore, 21 febbraio 2016

 

"Sempre analitico e perfetto nel suo pensiero musicale"Arturo Stalteri, "Primo Movimento" Rai Radio 3, 19 febbraio 2016 

 

 "Formidabile tecnica pianistica [...]. Maurizio Baglini non solo mirabolante virtuoso ma artista totale. [...] uno dei più grandi interpreti di Robert Schumann sulla scena mondiale". Alfredo Di Pietro, Non solo audiofili, 10 febbraio 2016

 

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CD "PICTURES AT AN EXIBITION AND ALL OTHER WORKS" / Mussorgsky (Decca)

 

"Maurizio Baglini si impone con grande aplomb pianistico. I timbri dinamici estesi assumono l'atmosfera di una grande orchestra." Jack Buckley, Musicweb-international.com, 29 Novembre 2016

 

“La sua integrale di Mussorgsky è diventata un riferimento tra le incisioni di pianoforte moderne. […] lettura energica, tesa e vibrante. […] un'esecuzione originale, a tratti spudoratamente virtuosistica, tesa a raffigurare senza imbarazzi i tratti brillanti, moderni e persino barbarici della scrittura. Il gran coda Fazioli usato da Baglini è ripreso con spettacolare risalto timbrico, una raffigurazione presente, dettagliata ed incisiva in cui i tratti dinamici della lettura appaiono in piena evidenza.” Marco Cicogna, Audio Review, Marzo 2016

 

"Un’integrale fuori dai sentieri battuti [...]. Un disco a parte". Stéphane Friédérich, Classica, Aprile 2015

 

"Con la acutezza e la curiosità di visione e con la duttilità del suo pianismo Baglini è entrato in questo recinto pressochè dimenticato cogliendone la singolarità dei diversi caratteri, soprattutto evidenziando quel segno di originalità, nell'armonia, nel timbro, nel ritmo, che trapela dal ricalco di modelli che in tal modo ritrovano una diversa necessità espressiva. In questo spirito di ricerca di un'autenticità, sempre problematica nella ricreazione dell'opera di Musorgskij, come mostra la lunga, mai conclusa vicenda del Boris, Baglini legge i Quadri con una freschezza che li sottrae al rischio del 'pittoresco' e dell'enfatico". Gian Paolo Minardi, Classic Voice, Marzo 2015 

 

"Il suono del pianoforte è costantemente bello; emozione e lirismo sono sempre presenti. [...] E' elegante dove gli altri sono energici, dolce dove gli altri sono amari, leggero dove gli altri sono pesanti. Ci sono molte pause e note mai sentite prima. Nessun altro lo suona così!". Donald Vroon, American Record Guide, Marzo 2015

 

"L'interpretazione è di  quelle che lascia l'ascoltatore senza parole [...]. E' evidente l'intenzione di proiettare con violenza i Quadri nella modernità". Luca Segalla, Musica, Marzo 2015 (voto ☆☆☆☆☆)

 

"Musica di grande fascino e robusta scrittura strumentale, che Baglini riesce a rendere alla perfezione in tutte le sue infinite sfumature dinamiche e di espressione. Consigliatissimo.". Carlo Boccadoro, Internazionale, 10 Marzo 2015 

 

"Maurizio Baglini suona tutte queste pagine con bello slancio poetico, cura dei particolari e penetrazione interpretativa [...]". Alberto Spano, Filarmonica Magazine, Marzo 2015

 

"Sono tanti gli spunti originali fatti emergere in virtù di un virtuosismo pianistico che non ha bisogno di dimostrare nulla e quindi è interamente votato alla resa netta dell'ostica e inquieta scrittura d'autore, accettando scomodità e ruvidezze come corsie privilegiate di interpretazione". Angelo FolettoSuonareNews, Febbraio 2015

 

"Baglini, che interpreta la 'passeggiata' con magistrale metamorfosi di forme e colori, introducendo così lo specifico espressivo dei vari quadri, non solo si giostra con grande agio fra le contraddizioni, ma recupera anche un superiore senso architettonico di grande nitore e rigore". Nicoletta SgubenAmadeus, Febbraio 2015 (Artistico ☆☆☆☆; Tecnico ☆☆☆)

 

"[…] questo doppio cd è a dir poco irrinunciabile". Andrea Bedetti, Audiophile Sound, Febbraio 2015 (Giudizio artistico: ottimo-eccezionale)

 

"Mussorgsky racconta se stesso, in questo generoso doppio cd che Maurizio Baglini confeziona con appassionata perizia". Elide BergamaschiIl Cittadino, 11 Febbraio 2015

 

"Impresa degna delle indubbie qualità di questo pianista fervido e brillante.". Claudio StrinatiIl Venerdì di Repubblica, 19 Dicembre 2014 

 

"Uno degli eventi più significativi non solo di quest'anno ma anche del prossimo [...] novità e intelligenza della proposta [...] una lettura a dir poco monumentale per scolpitura di suono e condotta ritmica [...] L’incisione si rivela un vero e proprio scrigno delle meraviglie [...] Baglini mantiene alta la tensione poetica e virtuosistica". Fabrizio CarpineCDClassico, 7 Dicembre 2014 (voto ☆☆☆)

 

"Le agilissime mani virtuosistiche di Maurizio Baglini [...] ". Giovanni GavazzeniIl Giornale, 4 Dicembre 2014 

 

"Attenta lettura pianistica [...] brani di rara esecuzione". Gaetano SantangeloAmadeus, Dicembre 2014

 

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CD "IN TEMPO DI DANZA" /Scarlatti (Decca)

 

“Maurizio Baglini sceglie la sgargiante stravaganza dei colori luminosi e pieni di sole di un Tiepolo gioioso". Michel Laizé, Diapason, Dicembre 2014

 

“Qui Baglini è davvero molto bravo: perché, lavorando in sottrazione sulla dinamica oggettivamente roboante del pianoforte rispetto quella tintinnante del cembalo, segue passo-passo il segno scarlattiano e lascia a briglie sciolte le sue magiche dita. Nitidezza e velocità anche nei pianissimo più sofisticati sono perfette. [...] Da applauso la K460". Nicoletta Sguben, Amadeus, Ottobre 2014

 

"Maurizio Baglini, virtuoso, ora lascia affiorare il clavicembalo nascosto, ora l’organo; ora il gioco obbligato della caccia, ora il contrappunto severo. Piace la tenacia dei trilli, che diventano strutturali. Piace il confronto con Michelangeli, al penultimo giro del cd: la famosa K380 – diversa – tiene la sfida". Carla Moreni, Il Sole 24 Ore, 20 Luglio 2014

 

“Il suo Scarlatti sembrerebbe affondare le radici non nel sound del clavicembalo (strumento oggi indiscutibilmente preferito per la musica così antica) e neppure in quello del pianoforte “contemporaneo” (cioè di quello che suona il barocco con una certa consapevolezza stilistica) bensì in un pianoforte “mitico”, misterioso, velato, per certi versi fuori dal tempo, che fa pensare alle prime incursioni barocche di Myra Hess e Clara Haskil ma senza alcun rimpianto, anzi scoprendo in quel piglio seducente nuovi suggerimenti espressivi". Carlo Fiore, CriticiMusicali.it, 19 Luglio 2014

 

" [...] sicuro dominio strumentale e chiarezza della visione musicale, ben misurabile dalla continua tenuta in tensione di ogni filo sotterraneo nonché dalla mobilità, mai compiaciuta, dell'articolazione". Gian Paolo Minardi, ClassicVoice, Maggio 2014 (voto ☆☆☆☆)

 

"La potenza e la risonanza del Fazioli sono sconvolgenti in queste pagine suonate in maniera magistrale. Il suono è spesso, lo stile piuttosto enfatico [...] Un modo di suonare superbo nel perlato, un senso del cantabile e della costruzione. [...] E , come conseguenza dell'utilizzo di uno strumento così bello, una vera e propria festa di timbri e colori per la gloria di Fazioli".(trad.) Stéphane Friédérich, Classica, Maggio 2014

 

"È uno Scarlatti caldo, gonfio, ipervitaminico, con scelte di rubati d’altri tempi, cura estrema e dilatazione di non pochi dettagli. Una prova sicuramente maiuscola per Baglini, che va a collocarsi con diritto accanto alle fondamentali letture scarlattiane anni ’80 di Maria Tipo [...]". Alberto SpanoFilarmonica Magazine, Aprile 2014

 

"Un suono vivo e robusto, innervato da una fantastica verve ritmica e messo perfettamente a fuoco da una registrazione di ottima qualità tecnica [...]. Un suono corposo, spogliato del superfluo, lontano da seduzioni ottocentesche come dal suono sottile e dalle venature metalliche in cui i pianisti, soprattutto in passato, identificavano il suono ideale del clavicembalo [...] Le velocità sono sempre commisurate all’idea della danza, alla possibilità di introdurre [...] quelle piccole sottigliezze e irregolarità ritmiche [...] che rendono particolarmente attraenti le sue interpretazioni". Luca SegallaMusica, Maggio 2014 (voto ☆☆☆☆☆)

 

" [...] un disco stupendo, con una presa del suono degna di nota". Angelo Formenti, CDClassico.com, Febbraio 2014 (scelto dalla redazione come CD del mese di Febbraio 2014, voto ☆☆☆☆☆)

  

"Miniature avvincenti e fuggevoli, audacissime, tese a catturare, a dispetto di un impianto formale senza sorprese, tutte le possibili soluzioni espressive. [...] mirabile audacia". Elide Bergamaschi, Il Cittadino, 26 Marzo 2014

 

"Interpretazioni convincenti per soluzioni timbriche e stilistiche adeguate, sostenute da una tecnica e da una musicalità di prim'ordine". Dino Gatti, La Cittadella, 21 Marzo 2014

 

"virtuosistico". Angelo Foletto, Repubblica, 16 Marzo 2014

 

"Maurizio Baglini affronta queste sonate con consapevolezza minuziosa delle sottigliezze interpretative che richiedono, [...] ne scandaglia la varietà ritmico-melodica, [...] accurato lavoro di celessatura sonora. [...] un tocco chiaro, luminoso. [...] E attraverso le mani di Maurizio Baglini ci sembra davvero di toccare anche a noi, con le nostre mani, questa Spagna danzante". Paola Parri, PianoSolo, 27 Febbraio 2014 

 

"L'incontro tra la bellezza sconfinata delle sonate tastieristiche di Scarlatti e la sapiente arte del pianista pisano offrono all'ascoltatore un'esperienza di verità e bellezza uniche. [...] Una goduria". Mario Leone, Tempi, 26 Febbraio 2014

 

"[...] l'album regala lampi straordinari". Mario Raffaele Conti, Oggi, 19 Febbraio 2014

 

"[...] un'interpretazione virtuosa e profonda, mai retorica. [...] una lettura che attraversa il virtuosismo. Per chi ama la musica classica e la danza, per chi vuole iniziare ad ascoltarla". Grazia Lissi, L'Eco di Bergamo, 17 Febbraio 2014 

 

"Una Sonata in particolare, quella in re maggiore, [...] ha una luce, una magia, un respiro, una dizione, una trama, un suono direi ipnotico [...]. Un'esecuzione strepitosa [...]. Qui Baglini è sommo". Nazzareno Carusi, Libero, 11 Febbraio 2014 

 

"[...] immenso corpus d brani dedicati al clavicembalo". Luigi Fertonani, Bresciaoggi, 11 Febbraio 2014

 

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CD "CARNAVAL" /Schumann (Decca)

 

“It is this Schumann that Baglini offers: visceral and immediate, with nothing impoverished or incomplete about it. His formidable artistry conveys a full-bodied Schumann, head and shoulders above many of the Schumann recordings heard recently. Baglini’s incredible facility and fluid phrasing are well suited to the technical and expressive complexity of Schumann’s pieces. […] Carnaval is the high point of the recording and it demonstrates Baglini’s impressive command and sensitivity. His range of colors is astounding, and I found his subtleties of tone and nuance in the slow sections especially breathtaking. […] Baglini does justice to Schumann’s poetic richness with this compelling recording. The acoustics are beautiful, with an impressive dynamic range” (trad. “Questo è lo Schumann che Baglini offre: viscerale e immediato, senza sacrificare nulla. La sua formidabile abilità artistica veicola uno Schumann completo, una spanna sopra molte registrazioni schumanniane ascoltate di recente. L’incredibile facilità e fluidità di fraseggio di Baglini si accordano bene con la complessità tecnica ed espressiva dei pezzi di Schumann. […] Carnaval è il punto più alto della registrazione e dimostra l’impressionante autorità e sensibilità di Baglini. La sua ampiezza di tinte è incredibile, e ho trovato le sue sottigliezze timbriche nelle sezioni lente particolarmente mozzafiato. […] Baglini rende giustizia alla ricchezza poetica di Schumann con questa convincente registrazione. Il suono è splendido, con un’impressionante ampiezza dinamica). Sang Woo Kang, American Record Guide, Marzo-Aprile 2013

 

“La sicura disposizione pianistica e la naturale eleganza dell'eloquio musicale consentono a Baglini di mettere in luce soprattutto i momenti più sentimentalmente esposti, gli stati d'animo, anche se i frammenti del procedere schumanniano, che mutano improvvisamente e rapidamente di carattere, quasi autoannullandosi, si integrano profondamente nel discorso musicale cui conferiscono compattezza e unità, più dell'armamentario di simbologie legate alle vicende esistenziali cui si fa troppo spesso ricorso”. Gian Paolo Minardi, Gazzetta di Parma, 25 febbraio 2013

 

“Il pisano Baglini è uno fra i più interessanti pianisti italiani. Qui si immerge con poesia e delicatezza nelle pagine composte da Schumann [...]”. Nicoletta Locatelli, D-Repubblica, 16 febbraio 2013

 

“Opera innovativa, poesia assoluta, che Maurizio Baglini interpreta con amore.” Renzo Allegri, Chi, 13 febbraio 2013

 

“È uno Schumann che non si dimentica”. Fabrizio Carpine, CdClassico, febbraio 2013

 

“Schumann trova in Baglini un interprete sensibile e brillante che con energia e vivacità ne tratteggia il mondo colto, poetico e a tratti sfuggente [...]”. Claudia Abbiati, Amadeus, febbraio 2013

 

“Maurizio Baglini al pianoforte esplora il mondo fantastico di Robert Schumann attraverso il suo intramontabile Carnaval ma aggiungendo chicche di raro ascolto che ci permettono di ampliare gli orizzonti e arrivare fino al Danubio. Di raro fascino”. Giancarlo Angeleri, Varese Mese, dicembre 2012

 

“Il pianista pisano rovescia a sua volta i più triti luoghi comuni, restituendo con freschezza la carica dirompente e la poesia delle partiture schumanniane”. Luca Ciammarughi, Milano Finanza, 24 novembre 2012

 

“E Baglini, anziché in superficie al perlaceo manto di iridescenze che ne avvolge il profilo narrativo, spinge l’indagine lontano da facili seduzioni, negli abissi di questa musica inquieta e cifrata”. Elide Bergamaschi, Il Cittadino, 14 novembre 2012

 

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 CD "CELLO SONATAS" in duo con Silvia Chiesa / Brahms e Schubert (Decca)

 

 “Ci troviamo di fronte ad assoluti capolavori della musica cameristica, esaltati da un duo di risonanza mondiale”. Marco Del Vaglio, Criticaclassica.com, 9 maggio 2012

 

“Un ‘duo’ che sta crescendo e ottenendo successi importanti, grazie anche a quell’intesa affettiva che conferisce alle loro esecuzioni un tono di freschezza e di gioia”. Renzo Allegri, Chi, 9 maggio 2012

 

 “Il disco è densissimo e emozionante, dato che si tratta di tre fra i massimi capolavori della musica da camera. L’intesa fra Silvia Chiesa e Maurizio Baglini – compagni anche nella vita – è strepitosa e tuttavia bisogna dire che il violoncello di Silvia Chiesa è talmente straordinario da imporsi come protagonista assoluto. E’ incredibile, in questo senso, la varietà dei colpi d’arco, la cavata densissima e “parlante” dell’artista milanese, la quale riesce a scavare, all’interno dell’ombroso linguaggio brahmsiano, striature profonde e mozzafiato”. Fabrizio Carpine, Cd Classico, 13 aprile 2012

 

“Ottimo duo italiano, che fa coppia nella vita e nella ricerca musicale. Convincente”.  Nicoletta Lucatelli, La Repubblica delle Donne, 24 marzo 2012

 

“Assoluta consapevolezza della migliore tradizione cameristica” […]“Si ha la netta sensazione di trovarsi non solo davanti alla lettura di due validissimi strumentisti, bensì al precipitato di una comune, profonda riflessione stilistica ed espressiva da parte di un vero duo” […]“I due musicisti Chiesa e Baglini nulla risparmiano in termini di intensità, ma anche di delicatezza e raffinatezza”. Andrea Bambace, Musica, febbraio 2012

 

“Silvia Chiesa, violoncellista, e Maurizio Baglini, pianista, sono insieme colleghi e compagni di vita e quando suonano insieme l'intesa è speciale […] una complicità che aleggia in tutto questo disco pieno di musica meravigliosa”. Chiara Sirk, L'informazione-Il Domani, 27 novembre 2011

 

 “Il pianista Maurizio Baglini e la violoncellista Silvia Chiesa [...] le propongono da autentico duo con grande equilibrio e coerente unità di intenti e ne colgono bene tutti i caratteri essenziali”. Paolo Petazzi, Classic Voice, novembre 2011

 

“Baglini is fond of the sound of his Fazioli instrument. It sounds lush and unusually clear and resonant in this recording. […] Chiesa takes over to marked degree and shows that she has a strong musical personality and very agile fingers. This is a lovely performance and has a clearer direction” (trad.: “Baglini è legato al suono del suo pianoforte Fazioli. Un suono ricco, chiaro e risonante in modo non comune nella registrazione […]. Chiesa subentra puntuale e mostra come possegga una forte personalità musicale e dita agili. Questa è una splendida performance e possiede una chiara direzione”). John David Moore, American Record Guide, novembre 2011

 

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 CD "REVES" / Liszt (Decca)

 

“Quella di Baglini è un’esposizione lucida, ma che non rinuncia affatto, dove può, persino ad accentuare la spettacolarità”. Giampiero Cane, Alias-Il Manifesto, 22 luglio 2011

 

 “Una produzione da incorniciare, per intelligenza e spirito critico”. Fabrizio Carpine, Cdclassico.com, luglio-agosto 2011

 

“Liszt era emozioni e adrenalina […]. Baglini, che aveva già dedicato al compositore altri due cd, non risparmia né le prime né la seconda, affrontando in modo assai comunicativo alcuni brani amatissimi dal pubblico”.  Chiara Sirk, L'Informazione, 17 luglio 2011

 

“Estroverso, brillante, squisitamente virtuoso, Baglini ci rivela un formidabile teatrante dei suoni, mirabolanti, impetuosi, energici, sfavillanti e poi improvvisamente malinconici e delicati, femminei”. Daniele Martino, Il Giornale della Musica, marzo 2012

 

“I’ve never heard a Hungarian Rhapsody 2 as good as this [...]. This performance is not only impressively fast and enjoyable; but qualifies as revelation” (trad.: “Non ho mai sentito una Rapsodia Ungherese n. 2 buona quanto questa […]. L’esecuzione non è solamente incredibilmente veloce e appassionante; ma si qualifica come una rivelazione”). Brent Auerbach, American Record Guide, gennaio-febbraio 2012

 

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CD STUDI TRASCENDENTALI/Liszt (Decca)

 

“Un disco memorabile e un esito del tutto originale nel quadro dell'interpretazione lisztiana di oggi”. Fabrizio Carpine, Cdclassico, 10 maggio 2011

 

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 CD FERRUCCIO BUSONI/Transcriptions for piano after J. S. Bach (Tudor)

 

“Trotzdem gibt es immer noch genug an Baglinis Spiel zu bewundern, so dass man auch seine zwette Bach-Busono getrost zu den besten auf diesem Feld zahilen karm” (trad.:  “E’ da ammirare ancora una volta il suono di Baglini, così anche il suo secondo album dedicato a Bach-Busoni si può certamente annoverare tra i migliori in questo campo”). Robert Nemecek, Piano News, maggio 2011

 

“Maurizio Baglini qui, dans sa lecture inspirée, cherche moins à retrouver l'esprit de Bach que à coller au mieux à l'esthétique busonienne […]. Baglini domine son sujet comme personne at nous convainc du bien-fondé de l'exercice auguel se livra le compositeur-arrangeur de ces ceuvres. Une légitimation qui n'est pas la moindre mérite d'un disque qui dèpasse le simple plaisir pianistique” (trad.:  “Maurizio Baglini che , nella sua lettura ispirata, cerca piuttosto l’estetica busoniana anziché lo spirito di Bach…. Baglini domina il soggetto in questione come nessun altro abbia saputo convincerci nell’esercizio di equilibrio in cui si era inserito il compositore-trascrittore. Una legittimazione che è ben più di un semplice merito di un cd che sorpassa il puro piacere pianistico”). Nicolas Derny, Crescendo, 16 novembre 2011

 

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CD CHOPIN/Studi op. 10 e op. 25 (Phoenix e Suonare Records)

 

“Maurizio Baglini has all the virtuosity of a Pollini or an Ashkenazy, but more musical substance. He is more technically assured than Zayas and less eccentric than Cherkassky. He is a great musician and interpreter – very articulate […]. The impulsiveness of youth added to beautiful tone, an even touch, and mature judgement make him here one of the great Chopin pianists” (trad. “Maurizio Baglini ha tutto il virtuosismo di un Pollini o di un Ashkenazy, ma più sostanza musicale. È un grande musicista e interprete – molto articolato […]. L’impulsività della gioventù, unita alla bellezza del suono, a un tocco equilibrato e a una visione matura ne fanno uno dei grandi interpreti del pianoforte di Chopin”. Donald Vroon, American Record Guide, luglio-agosto 2011